Chiesa di Sant′Eliseo a Tesero

La prima menzione della chiesa di Sant’Eliseo a Tesero si ritrova nell’atto della sua consacrazione del 18 maggio 1134. La fabbrica romanica aveva andamento nord-sud (incerta); il campanile sorgeva sul lato meridionale, in corrispondenza dell’affresco con San Cristoforo.
Descrizione Costruita con orientamento a est e affaccio sulla scoscesa piazza della Chiesa, la parrocchiale di Sant’Eliseo a Tesero sorprende per la mole imponente delle sue strutture, che denunciano la successione di varie fasi costruttive. La facciata monocuspidale, caratterizzata unicamente dalle aperture del portale carenato e dell’oculo centrale, risale all’epoca della ricostruzione dell’edificio in forme gotiche (1450-1458), che cancellò la fabbrica romanica consacrata nel 1135. Sulla sinistra è presente la torre campanaria, eretta nel 1499, la cui cella a bifore archiacute e trifore centinate fu sopraelevata tra il 1804 e il 1806 su progetto di Antonio Longo, con la realizzazione di una seconda cella neoclassica a quattro monofore strette tra lesene e cimate da frontoni triangolari, del tamburo con quadranti di orologio e della lanterna quadrangolare. Le fiancate laterali si presentano scandite da contrafforti (tre sul lato sinistro e uno su quello destro) e recano ciascuna tre finestre aperte in corrispondenza della prima, seconda e quarta campata. Un portale secondario si dispone sul lato sud; lungo la fiancata nord sale una scala coperta che conduce alla cantoria (1882). Ulteriori due accessi si collocano sui lati ovest dei bracci del transetto, la cui costruzione, progettata dal roveretano Giovanni Tiella nel 1925, determinò la demolizione del presbiterio barocco costruito nel 1694-1695 su progetto del pittore locale Giuseppe Alberti. A est emerge il corpo del presbiterio con abside poligonale, al quale si affiancano le due absidi semicircolari del transetto. L’interno conserva l’impianto quattrocentesco a tre navate di quattro campate, sormontate da una volta reticolata, le cui nervature convergono lateralmente su peducci antropomorfi e al centro su tre coppie di colonne lapidee. Quattro pilastri delimitano lo spazio della crociera del transetto, nei cui bracci si aprono quattro cappelle simmetriche, di cui quelle rivolte a est absidate e le altre a pianta rettangolare. Il presbiterio è rialzato su due gradini.

Testo e foto

Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto e Servizio Informatico della Conferenza Episcopale Italiana

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