Chiesa di San Nicolò a Predazzo
La fondazione della chiesa di San Nicolò al cimitero di Predazzo risale alla metà del XVI secolo. La chiesa è infatti definita “noviter erectam” in un documento del 1552. Secondo la storiografia locale, è probabile che prima della chiesa nello stesso luogo, soggetto alle piene del Travignolo, esistesse anticamente un’edicola dedicata a San Giovanni Nepomuceno (incerta).
Orientata a est, la chiesa venne rimaneggiato nel 1654 con il prolungamento della navata. La facciata a cuspide unica è occupata al centro dall’apertura del portale archiacuto, rialzato su quattro gradini, al quale si affiancano due finestre rettangolari. In alto si colloca una finestra con lunetta. La fiancata destra, liscia, è caratterizzata dalle aperture di due finestre rettangolari delle prime due campate, tra le quali si inserisce l’edicola di San Giovanni Nepomuceno, eretta dalla Regola Feudale di Predazzo nel 1752. In corrispondenza della terza campata emerge il corpo ribassato della sacrestia, seguito da un’ulteriore finestra. Una monofora archiacuta illumina il presbiterio. La fiancata sinistra, rivolta a settentrione, è cieca e presenta un accesso secondario posto in corrispondenza della seconda campata. A lato della terza campata e del presbiterio è presente un barbacane di rinforzo, protetto da un rivestimento in scandole, il cui corpo è interrotto al centro dalla presenza del campanile. Quest’ultimo presenta un fusto liscio, segnato da feritoie sul lato est e rifinito da cantonali dipinti. La cella campanaria a quattro monofore centinate è compresa tra cornici lapidee eminenti ed è sormontata da una copertura a losanghe, caratterizzata dalla presenza di quattro timpani al centro dei quali trovano posto altrettante monofore centinate. L’interno si sviluppa a navata unica con pareti lisce; due coppie di lesene intonacate scandiscono la spartizione delle prime due campate, le quali sono raccordate alla terza campata da un’arcata a sesto ribassato. Ai lati della terza campata si trovano gli accessi al campanile e alla sacrestia. Il presbiterio è introdotto da un ampio arco santo a cuspide ribassata ed è rialzato su un gradino.
Fonte: Sito Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto e Servizio Informatico della Conferenza Episcopale Italiana
Foto: Fabio Dellagiacoma