Chiesa di San Valentino a Panchià
La chiesa parrocchiale si erge col suo campanile e con orientamento a nord nel cuore del paese.
Era il 15 gennaio 1690 quando i vicini di Panchià ottennero la licenza vescovile per la costruzione di una propria chiesa. La costruzione, finanziata con elemosine raccolte in Fiemme, Fassa, Val d’Adige e Tirolo, fu portata a compimento nello stesso anno sotto la guida del maestro muratore Andrea Misconel di Cavalese.
L’impianto dell’edificio fu totalmente stravolto tra il 1928 e il 1932 ad opera dell’ingegner Tiberio Tonini e dell’architetto Giacomo Scalet, che per far fronte alla necessità di un ampliamento, determinarono la demolizione dell’antica navata e la riduzione a cappella del presbiterio. A questo fu annesso il corpo della navata e del presbiterio nuovi, con conseguente rotazione verso nord dell’orientamento dell’edificio. La facciata a doppio spiovente delimitata lateralmente da bande verticali tinteggiate di scuro, è rinserrata a sinistra da un contrafforte in pietra a vista nascente dalla zoccolatura bugnata continua. Una scala posta parallelamente alla muratura sale da sinistra e colma il dislivello con il piano stradale. Il sistema di forature è determinato dalle aperture sovrapposte del portale con architrave, coperto da una tettoia, di una trifora e di una finestra cruciforme. Sul lato destro emerge il corpo della cappella della Madonna di Lourdes, corrispondente all’antico presbiterio. Monofore centinate si dispongono ai lati del presbiterio, a sinistra del quale emerge il corpo della sacrestia. A questo è annesso un porticato aperto su due lati, sotto il quale si colloca un accesso secondario alla chiesa. Il campanile, inserito tra le strutture della cappella mariana e del presbiterio, presenta una doppia cella campanaria a quattro monofore, a sua volta sormontata da una lanterna quadrangolare forata su ogni lato; sul tutto insiste una copertura a quattro falde ricurve. L’interno si sviluppa a navata unica di tre campate, sormontate da un soffitto ligneo a doppia falda e settore centrale piano che prosegue nel presbiterio. A destra della terza campata, oltre un’arcata a pieno centro, si sviluppa la profonda cappella laterale, a tre campate, la cui parete di fondo è interamente occupata dall’allestimento della grotta della Madonna di Lourdes. Il presbiterio, rialzato su tre gradini, si conclude in un’abside poligonale.
Fonte: Sito Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto e Servizio Informatico della Conferenza Episcopale Italiana
Foto: Fabio Dellagiacoma