Cappella della Beata Vergine di Lourdes a Daiano
Questa cappella, detta anche “alla Crosera”, risale al 1875 e venne realizzata in corrispondenza dell’incrocio fra via Ancona e via san Tommaso. Il monumento fu eretto grazie alle offerte dei devoti alla Madonna di Daiano e dintorni. Il restauro dell’intera opera artistica e architettonica è stato fortemente voluto dalla parrocchia di san Tommaso e dal Comune di Daiano, nel 2016.
La facciata a due ripidi spioventi è delimitata da due pilastri con pinnacoli in porfido. La struttura portante in legno presenta un manto di copertura in tegole in laterizio a coda di castoro. L’ingresso ad arco acuto, preceduto da due gradini, è sormontato da un piccolo oculo. L’interno ad aula unica è illuminato da una finestra gotica sulla parete destra. L’altare ligneo si trova nella breve abside poligonale e presenta alcuni simboli mariani. La parete di fondo dell’abside è stata dipinta a tempera dall’artista fiemmese Gino Bellante (nato nel 1925) con una betulla su un cielo azzurro. La statua della Beata Vergine di Lourdes e di santa Bernardette prendono posto in maniera armonica all’interno della grotta realizzata con rocce di tufo per volere di don Daniele Dal Sasso, parroco di Daiano, con l’aiuto dei giovani negli anni Cinquanta.
Nell’anno 1845 Teresa Braito di Daiano si ammalò di una grave malattia durata per 28 anni. Durante la sue sofferenze mantenne sempre viva la sua devozione verso la Beata Vergine Maria. Proprio la Madonna le apparse più volte e in una di queste visioni chiese alla malata di edificare in paese una piccola cappella a lei dedicata. Teresa si rivolse così al parroco, don Giacomo Michelini, e al decano di Cavalese, don Casimiro Bertagnolli. Il decano, pensando che le visioni fossero frutto della malattia, pretese che Teresa si recasse a Cavalese, nonostante la sua malattia, per parlare faccia a faccia della questione della cappella. Teresa fu ascoltata con attenzione dal decano e la sua richiesta venne accolta. Poco tempo dopo, don Casimiro venne trasferito e quindi il progetto della cappella alla Beata Vergine venne dimenticato. Ormai prossima alla morte, il Giovedì Santo del 1875, Teresa chiamò la sorella Margherita, affidandole il compito di realizzare il suo più grande desiderio. Margherita si rivolse al nuovo decano, don Domenico Valentinelli.
Grazie ai numerosi benefattori il 12 giugno 1875 iniziarono i lavori di costruzione che si conclusero il 29 ottobre dello stesso anno. Per festeggiare tale importante evento, la sera antecedente la benedizione della nuova cappella, si festeggiò con uno spettacolo pirotecnico.
Il giorno successivo tutta la popolazione si recò in processione in questo luogo e nel piccolo edificio sacro venne celebrata la santa Messa, al termine della quale fu collocata la statua della Madonna.
La Madonna posta attualmente all’interno della cappella non è quella ottocentesca, in quanto l’originale fu sostituita con un’opera più moderna che ancora oggi possiamo ammirare.
Testo e immagine
Damiano Iellici