Cappella di San Giuseppe a Cavalese
Questa cappella sorge nel parco della Pieve in prossimità del viale d’accesso e venne costruita non solo per devozione, ma anche come risposta ad un’esigenza specifica. Infatti, in questo luogo si teneva una grande fiera della durata di tre giorni (fra l’8 ed il 10 di settembre), in concomitanza della festa liturgica della Natività di Maria, e proprio in quell’occasione nel parco, in cui sorgeva la Pieve di Fiemme, si svolgeva un grande ballo. Ritenendo le autorità religiose che ciò fosse disdicevole, si procedette alla costruzione di questa cappella, dedicata a san Giuseppe, a spese della Magnifica Comunità. Nonostante l’importanza del provvedimento, negli anni successivi la fiera proseguì e il ballo non venne abolito.
Dal punto di vista architettonico il manufatto è notevole poiché si tratta dell’unico esempio di costruzione sacra a pianta centrale, giunto integro fino ai nostri giorni, in tutta la valle di Fiemme.
Il progetto fu realizzato da un artista fiemmese, Cristoforo Unterperger senior (*1668 †1747),mentre il costruttore fu Francesco Misconel di Cavalese.
La cappella è tipicamente barocca, ma con grandi rimandi classici: il portale d’ingresso è a tutto sesto, impreziosito da un cancello a due ante in ferro battuto; esternamente sugli spigoli dell’esagono sono poste delle paraste mentre un’elegante cornice classicheggiante percorre l’intero edificio.
All’interno della cappella si conserva una statua in pietra a grandezza naturale che raffigura san Giuseppe con Gesù Bambino, opera di Jakob Poder senior di Caldaro, autore anche dello stemma in alabastro della Magnifica Comunità di Fiemme posto sopra la chiave di volta del portale e recante la data 1727.
Testo
Damiano Iellici