di Don Albino
Da qualche tempo nel nostro bel Santuario dell’Addolorata c’è a disposizione dei fedeli e dei pellegrini del nuovo materiale. Si tratta di un “santino” con l’immagine dell’Addolorata, che riporta il testo di una nuova preghiera, e di un pieghevole dal titolo “Via Matris. Con Maria, Madre e discepola, sulla via della croce”. Questa seconda proposta è più articolata, pensata per chi vuol sostare nel santuario un po’ più di tempo, in compagnia con Maria, “esperta” nel soffrire, che sa comprendere come nessun altro il dolore dei suoi figli, lei che ha accolto sulle ginocchia il Figlio crocifisso.
Una terza proposta è invece di carattere storico-artistico. Si propone infatti come un’agile ed essenziale guida fotografica a chi vuole documentarsi sulle belle e straordinarie forme ed opere ospitate nella nostra Pieve e nel medesimo Santuario.
Mi piace qui evidenziare che l’esito finale è frutto di un lavoro di equipe, tra cui i membri del precedente e dell’attuale comitato parrocchiale di Cavalese e lo storico locale Italo Giordani. Last but not least, direbbero gli inglesi, va segnalato il contributo degli studenti del IV anno dell’Istituto Artigianelli di Arti Grafiche di Trento, ai quali ci siamo rivolti per l’ideazione della veste grafica e per la stampa in digitale del materiale. A me pare che questa sia il valore aggiunto dell’intera operazione, in quanto ci siamo trovati a lavorare fianco a fianco con dei giovani studenti, impegnati in un laboratorio (ArtImpresa) che ha lo scopo di renderli abili ad interloquire con i futuri clienti, e quindi a renderli bravi imprenditori di se stessi.
Il progetto però non finisce qui: in autunno c’è in programma l’allestimento di un percorso multimediale, sempre in collaborazione con l’Istituto Artigianelli (questa volta con gli studenti del corso superiore di Comunicazione Grafica Multicanale). Esso permetterà di visitare le nostre due perle storico-architettoniche direttamente su questo sito web, mediante un “Virtual tour”, dunque come se ci trovassimo (pur virtualmente) all’interno delle strutture medesime.
Siamo ormai anche noi alla realtà “virtuale”. La fede però continua ad essere “reale”!
Don Albino
