Ma cosa è “El Banderal”?
Ogni quattro anni i ragazzi celibi del paese si riuniscono a formare la Compagnia della Bandiera, con il fine di organizzare una festa per l’intero paese. Il primo evento della festa è la sera prima dell’Epifania. La Compagnia si presenta sotto le case di tutte le ragazze nubili del paese per cantare “Nar a maridar via”, invitando le ragazze alla festa.
Il Martedì Grasso si ha il cuore della manifestazione. La Compagnia sfila in corteo fino alla chiesa per assistere alla tradizionale messa. Al termine inizia l’esibizione del “menar la Bandiera”. Il Sovrastante, capo della Compagnia, a turno con gli altri due sbandieratori, il Banderal e Sottobanderal, sventola la grande bandiera simbolo dell’evento in una danza tradizionale. Nella danza è accompagnato dai quattro Lacché, che vestiti nei colorati costumi tradizionali ballano schivando i movimenti della Bandiera. Oltre ai Lacchè alla danza partecipano occasionalmente anche la coppia dei Mattazzini, il cui compito principale è però girare il paese, visitando le case delle ragazze e raccogliendo torte e dolci per la festa. Mentre i Mattazzini si muovono per il paese vistosamente e rumorosamente con i loro costumi e sonagli, la coppia degli Zane si aggira invece furtivamente da casa a casa, alla ricerca di cibo e bevande da riempire i loro cestoni. A mantenere l’ordine durante la festa ci pensa il Vissetae, armato di una frusta fatta di vesciche si assicura che la Compagnia si comporti bene e non vi siano intralci alla danza.
Il giorno successivo alla festa la compagnia si riunisce un’ultima volta. Con scope e bidoni girano nuovamente per il paese, ostensivamente per pulire le strade, ma in realtà per andare a “smacar su i bandoni”. Fermandosi sotto la casa di chi non ha partecipato alla festa, la Compagnia li “punisce” battendo sui bidoni e facendo più rumore possibile.
L’origine della tradizione è persa nella storia. Sappiamo che prima della Grande Guerra ogni paese della valle aveva una propria bandiera, ma da allora solamente Carano ha proseguito a sventolarla. Ormai è più di un secolo che ogni nuova generazione di giovani si riunisce sotto la Bandiera ed invita il resto del paese ad unirsi a loro nei festeggiamenti e divertimento.