La chiesetta di Lourdes a Daiano

di Damiano Iellici

Nell’anno 1845 Teresa Braito di Daiano si ammalò di una grave malattia, si concluse solo dopo 28 anni. Durante la sua malattia mantenne sempre viva la sua devozione alla Beata Vergine Maria e proprio la Madonna le apparve più volte. In una di queste visioni Maria chiese a Teresa di edificare in paese una cappella a lei dedicata.

Subito la malata si rivolse al parroco, don Giacomo Michelini, che riferì l’accaduto al decano di Cavalese, don Casimiro Bertagnolli. Quest’ultimo, pensando che le visioni di Teresa fossero frutto di allucinazioni, pretese che la donna si recasse a Cavalese, nonostante la sua grave malattia, per parlare faccia a faccia della questione. Teresa  fu ascoltata con attenzione e la sua richiesta di erigere una cappella a Daiano venne accolta. Poco tempo dopo, don Casimiro venne trasferito e quindi quanto promesso venne dimenticato.

Ormai prossima alla morte, il Giovedì Santo del 1875, Teresa chiamò la sorella Margherita, affidandole il compito di realizzare quanto ordinato dalla Madonna.

Grazie a numerosi benefattori, il 12 giugno 1875 i lavori poterono iniziare e si conclusero il 29 ottobre dello stesso anno. La vigilia della benedizione della nuova cappella si festeggiò persino con uno spettacolo pirotecnico.

Il giorno successivo tutta la popolazione si recò in processione al piccolo edificio sacro dove venne celebrata la santa Messa, al termine della quale fu collocata la Madonna.

La statua di Maria con ai piedi santa Bernardette posta attualmente nella finta grotta all’interno della cappella non è quella originaria, in quanto nel corso del Novecento venne sostituita con un’opera più moderna che ancora oggi possiamo vedere.  

La cappella della B.V. Maria di Lourdes è stata completamente restaurata nel 2016 ed è accessibile in qualsiasi momento nel centro storico del paese.

Un luogo caro non solo alla comunità parrocchiale, ma per tutta la popolazione. Prova ne è il fatto che i lavori di restauro sono stati fortemente voluti non solo dai fedeli, ma anche dallo stesso Comune di Daiano, che li ha poi parzialmente finanziati.

Ecco come un edificio sacro può diventare fonte di incontro e di unità, luogo di riposo e affidamento per molte persone. Chissà quante richieste di guarigione o aiuto nella sofferenza sono giunte ai piedi della Madonna di Daiano, specialmente in questo particolare momento storico.

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