Nel volume “Beni architettonici della Valle di Fiemme” a cura di Guido Gerosa ( PAT 2003 Servizio Beni Culturali) si dice che esso ‘rappresenta una testimonianza popolare di rilevante importanza per la storia dell’arte della comunità. L’edicola fu costruita nel 1761 per legato testamentario di Nicolò Piazzi e si trova accanto a via Socce , la vecchia strada provinciale che dal centro del paese, oltrepassato il rio Stava, sale verso la località Vallena del Morto’. Oggi l’edicola è un po’ stretta tra le case dell’abitato moderno ma una volta sorgeva isolata in mezzo alla campagna. Sul timpano si legge l’iscrizione del 1761 che promette un’indulgenza di quaranta giorni a chi reciterà tre pater e ave davanti al Crocifisso monumentale.’ Il servizio del Beni culturali nel decreto di vincolo scrive che sotto il grande crocifisso su tronco nodoso e non squadrato di influenza tedesca, sono poste le statue della Madonna con San Giovanni e Maria Maddalena e che ‘il gruppo scultoreo presenta interessanti analogie con il fare dello scultore pusterese Biagio Konscheiter ( Canzeider), residente a Montagna e attivo in quel periodo in Valle di Fassa e Val di Non.
