Con una decisione sofferta, il parroco don Albino Dell’Eva, il comitato parrocchiale e il comitato affari economici di Cavalese hanno deciso in questi giorni di chiudere la chiesa di San Sebastiano. Le motivazioni di questa decisione, davvero non facile, sono state anticipate domenica scorsa da don Albino in occasione della Messa per il patrono San Sebastiano, officiata per ragioni logistiche legate alla pandemia, nella più capiente chiesa di San Vigilio all’ex convento francescano. Motivazioni che sono state poi riprese ed approfondite in una lettera ai parrocchiani di Cavalese che pubblichiamo di seguito.
Cari Parrocchiani,
quanto è difficile scrivere queste righe.
L’anno 2020 è stato un anno di privazioni, di perdite, di scelte ma anche di opportunità.
Cavalese nel 2020 ha visto la partenza dei nostri Frati, un distacco che è stato imposto e che ha lasciato un vuoto non solo per Cavalese ma per tutta la comunità cristiana di Fiemme.
Alla nostra parrocchia è stato chiesto di continuare a far vivere il servizio quotidiano che la comunità dei Francescani offriva. Malgrado le ridotte forze operative e le contenute disponibilità economiche, abbiamo ritenuto di dover lasciare aperte le porte dell’ex Convento a servizio di tutta la comunità cristiana di Fiemme.
Tenuto conto del gravoso impegno economico e umano necessario per mantenere aperte tutte le chiese di Cavalese, ci vediamo però costretti nello stesso tempo a chiudere la Chiesa di San Sebastiano. Rimangono comunque disponibili all’uso dei fedeli le chiese della Pieve, della Addolorata, della Madonna di Pompei a Marco e della per noi recente chiesa di San Vigilio.
“Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro.” (Mt 18,15-20).
Il parroco
Il Comitato parrocchiale
Il Comitato affari economici di Cavalese