Castello di Fiemme – Festeggiamento dei Lustri di Matrimonio

Domenica 11 dicembre alle ore 9.00  nella Chiesa parrocchiale di San Giorgio a Castello si sono festeggiati come ogni anno i lustri di matrimonio. Le coppie che hanno voluto condividere con la comunità la loro gioia  e soprattutto essere davanti al Signore come segno di ringraziamento per gli anni trascorsi assieme erano dieci, partendo dalle più giovani, 20 anni, per arrivare alla coppia super con ben 65 anni, due coppie  per motivi famigliari non hanno potuto partecipare però sono state ricordate lo stesso.

A celebrare c’era Don Renzo che con le sue belle parole e la sua spontaneità è arrivato al cuore sia dei  festeggiati che delle altre persone presenti, ricordandoci che il cammino di un matrimonio è fatto sia di momenti belli, sia di momenti difficoltosi, l’importante è saperli affrontare e vivere sempre insieme, rispettandosi, aiutandosi, supportandosi anche quando alle volte vien da dire ma forse … e poi non poteva mancare la citazione sulle tre parole belle di Papa Francesco PERMESSO, SCUSA, GRAZIE: queste parole aprono la strada per vivere bene in famiglia, per vivere in pace. Sono  parole semplici ma non così facili da mettere in pratica …                                                                                                                   

La prima parola è “PERMESSO?”  Entrare nella vita dell’altro, anche quando fa parte della nostra vita, chiede delicatezza di un atteggiamento non invasivo, che rinnova la fiducia e il rispetto …  Anche il Signore chiede il permesso per entrare! Non dimentichiamolo. Prima di fare una cosa in famiglia:”Permesso, posso farlo? Ti piace che io faccia così?”. Quel linguaggio educato e pieno d’amore. E questo fa bene alle famiglie.

La seconda parola è “GRAZIE”   La gentilezza e la capacità di ringraziare vengono viste come segno di debolezza, a volte suscitano addirittura diffidenza. Questa tendenza va contrastata nel grembo stesso della famiglia … Sentite  bene: un cristiano che non sa ringraziare è uno che ha dimenticato la lingua di Dio.

La terza parola è: “SCUSA”  Parola difficile, certo, eppure necessaria. Quando manca, piccole crepe si allargano -anche senza volerlo- fino a diventare fossati profondi. Nella casa dove non si chiede scusa incomincia a mancare l’aria, le acque diventano stagnanti. Tante ferite degli affetti, tante lacerazioni nelle famiglie incominciano con la perdita di questa parola preziosa:”Scusami”… Nella vita matrimoniale si litiga, a volte anche “volano i piatti”, ma vi do un consiglio: mai finire la giornata senza fare la pace!

Le coppie sono poi state nominate ed a loro è stato consegnato come segno simbolico l’albero della vita per ricordare che “la famiglia è il vero albero della vita su cui sbocciano i fiori della solidarietà e maturano i frutti dell’amore”, una pergamena a ricordo di questo importante traguardo e la preghiera alla Santa Famiglia che è stata letta dalle coppie assieme a Don Renzo,chiaramente non sono mancati gli applausi dell’assemblea come segno di gioia verso questi sposi, e soprattutto poi su di loro una benedizione speciale del Signore.

A terminare la “festa” è seguito un momento conviviale in canonica con un buon bicchiere di thé caldo, qualche dolcetto e uno scambio di parole che ha livello relazionale fanno sempre bene al cuore.

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